Aquiloni per la Palestina
December 29, 2024
Di WeMove Europe
Abbiamo portato la voce dei membri di WeMove Europe a Bruxelles e ci siamo assicurati che la nuova Commissione ascoltasse il nostro appello per riconoscere la Palestina.
Gli aquiloni hanno un significato speciale per molti bambini e bambine in Palestina. [1] Significano speranza, sfida, libertà.
Nella sua famosa poesia, il poeta palestinese Refaat Alareer incoraggia il mondo a far volare gli aquiloni e a parlare per i bambini e le bambine di Gaza. [2]
E mentre un nuovo vento soffia nelle sale del potere a Bruxelles, anche noi volevamo fare proprio questo.
Ma la censura sulla Palestina è forte. La principale azienda di affissioni di Bruxelles, JCDecaux, si è rifiutata di pubblicare i nostri cartelloni, dicendo che la poesia di Alareer è troppo politica. Allora abbiamo provato a rivolgerci ad altre aziende per la pubblicità sulle biciclette. Ma anche loro si sono rifiutate di pubblicare striscioni con una poesia palestinese.
Così abbiamo fatto da soli: abbiamo occupato le sale del potere con aquiloni palestinesi e le parole di Alareer, insieme a persone di questa comunità come Bernhard, Can e Magda.
- Abbiamo stampato la nostra richiesta di pace e di riconoscimento della Palestina su dei cartelli da appendere alle porte e li abbiamo messi sulle maniglie degli uffici del Parlamento europeo prima poco prima che i nuovi Commissari - responsabili delle decisioni europee sulla violenza contro il popolo palestinese - fossero interrogati dai nostri rappresentanti. [3]
- Abbiamo affisso dei cartelloni con la poesia di Alareer davanti al Parlamento e abbiamo consegnato la nostra petizione, che più di 90.000 persone hanno firmato, all'eurodeputata Hana Jalloul-Muro, che ha poi posto delle domande ai nuovi Commissari sulle azioni che hanno intenzione di prendere per la pace nei primi 100 giorni del loro mandato. [4]
- Tutto questo è stato possibile grazie alle generose donazioni di questa comunità!
Il popolo palestinese ha bisogno di nuovi sostenitori all'interno dell'UE. La nuova Commissaria Kaja Kallas, responsabile degli Affari esteri europei, ha la possibilità di reimpostare l'approccio dell'Europa e di mostrare una leadership forte per la pace in Medio Oriente.
Ma quando le sono state poste delle domande in Parlamento, le risposte di Kallas sulla guerra di Israele a Gaza sono state deboli in confronto alle sue forti posizioni sulla fine della guerra in Ucraina. Ha ribadito l'impegno per una soluzione a due Stati, ma non ha detto nulla sul riconoscimento della Palestina. [5]
L'UE non può più restare a guardare gli orrori che si consumano in Palestina e in Israele. È necessario compiere subito passi storici.
Così, nel suo primo giorno di mandato, abbiamo salutato Kallas e tutti gli altri membri della Commissione europea stendendo un tappeto bianco con le parole di Alareer. Abbiamo distribuito altri striscioni e abbiamo visto le persone leggere le nostre richieste mentre varcavano le porte della Commissione.
Un decennio fa, più di 12.000 bambini hanno fatto volare gli aquiloni su una spiaggia di Gaza, stabilendo un nuovo record mondiale. [6] Oggi abbiamo avuto difficoltà a farne volare anche uno solo nella capitale delle istituzioni europee.
Ma abbiamo imparato a schivare la censura. Abbiamo imparato che all'interno dell'UE ci sono alleati che vogliono lottare con noi per il cambiamento. [5] E abbiamo imparato che la lotta per il riconoscimento della Palestina è tutt’altro che vinta con questa nuova leadership.
Ora stiamo lavorando per unirci ai gruppi di tutto il mondo per fermare il flusso di armi verso Israele. Se hai altri suggerimenti sui prossimi passi da compiere, scrivici un' e-mail e faccelo sapere.
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- Abbiamo stampato la nostra richiesta di pace e di riconoscimento della Palestina su dei cartelli da appendere alle porte e li abbiamo messi sulle maniglie degli uffici del Parlamento europeo prima poco prima che i nuovi Commissari - responsabili delle decisioni europee sulla violenza contro il popolo palestinese - fossero interrogati dai nostri rappresentanti. [3]
- Abbiamo affisso dei cartelloni con la poesia di Alareer davanti al Parlamento e abbiamo consegnato la nostra petizione, che più di 90.000 persone hanno firmato, all'eurodeputata Hana Jalloul-Muro, che ha poi posto delle domande ai nuovi Commissari sulle azioni che hanno intenzione di prendere per la pace nei primi 100 giorni del loro mandato. [4]
- Tutto questo è stato possibile grazie alle generose donazioni di questa comunità!
Il popolo palestinese ha bisogno di nuovi sostenitori all'interno dell'UE. La nuova Commissaria Kaja Kallas, responsabile degli Affari esteri europei, ha la possibilità di reimpostare l'approccio dell'Europa e di mostrare una leadership forte per la pace in Medio Oriente.
Ma quando le sono state poste delle domande in Parlamento, le risposte di Kallas sulla guerra di Israele a Gaza sono state deboli in confronto alle sue forti posizioni sulla fine della guerra in Ucraina. Ha ribadito l'impegno per una soluzione a due Stati, ma non ha detto nulla sul riconoscimento della Palestina. [5]
L'UE non può più restare a guardare gli orrori che si consumano in Palestina e in Israele. È necessario compiere subito passi storici.
Così, nel suo primo giorno di mandato, abbiamo salutato Kallas e tutti gli altri membri della Commissione europea stendendo un tappeto bianco con le parole di Alareer. Abbiamo distribuito altri striscioni e abbiamo visto le persone leggere le nostre richieste mentre varcavano le porte della Commissione.
Un decennio fa, più di 12.000 bambini hanno fatto volare gli aquiloni su una spiaggia di Gaza, stabilendo un nuovo record mondiale. [6] Oggi abbiamo avuto difficoltà a farne volare anche uno solo nella capitale delle istituzioni europee.
Ma abbiamo imparato a schivare la censura. Abbiamo imparato che all'interno dell'UE ci sono alleati che vogliono lottare con noi per il cambiamento. [5] E abbiamo imparato che la lotta per il riconoscimento della Palestina è tutt’altro che vinta con questa nuova leadership.
Ora stiamo lavorando per unirci ai gruppi di tutto il mondo per fermare il flusso di armi verso Israele. Se hai altri suggerimenti sui prossimi passi da compiere, scrivici un' e-mail e faccelo sapere.
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